Sabato 18 | 14:30
Gloria Campaner e Michele Tadini
Sabato 18 | 14:30
Gloria Campaner e Michele Tadini
genere: contemporanea, musiche originali
Autori: E. Satie
In conversazione con Enzo Gentile.
PROGRAMMA
Michele Tadini
Reinvenzioni a due voci
Aperto Continuo Furioso Estatico per pianoforte ed elettronica
d’après Erik Satie
Produzione elettronica: AGON
PRIMA ESECUZIONE ASSOLUTA
Il pezzo è nato durante un corso al CNSMD (Conservatoire nationale supérieure de musique et danse) di Lione, in cui mostravo alcune possibilità di manipolazione di un materiale musicale dato attraverso una mia patch di CAO (composition assistée par ordinateur). Tra le partiture che avevo sotto mano per gli esempi c’era la Gnossienne n° 1 di Erik Satie.
Applicando a tutte le note utilizzate da Satie, in sequenza, diversi pattern di durate e dinamiche è successo qualcosa di magico, aperto, sospeso. Attraverso una seconda sperimentazione il materiale di Satie si è trasformato in un continuo in cui gli elementi si riconoscevano e perdevano al tempo stesso, aggrappandosi al loro ricordo e scivolando in un un flusso non misurabile, non ponderabile. Gli allievi stessi hanno commentato: “… ne farà un pezzo, vero?”. E così è stato.
Quando Gloria Campaner mi ha chiesto di scrivere un pezzo per Piano City Milano il collegamento è stato immediato – inevitabile.
Tra la prima scintilla data dall’operazione determinista del computer alla stesura finale, certo, c’è una consistente rielaborazione compositiva, un progressivo allontanamento dalla fonte originale focalizzato sul mantenimento di una riconoscibilità anche nello sviluppo più furioso, ma quella prima scintilla rimane, come un incantesimo a cui non ho potuto sottrarmi e che ritorna, estatico, nel finale.
In dialogo alla scrittura strumentale, che è stata generata inizialmente con l’utilizzo di un computer, anche l’esplorazione sonora attraverso il trattamento elettronico si è data come naturale, necessaria. Necessaria nel
collegare i suoni, il suono, nel tempo – dal tempo al “nostro” tempo.
Michele Tadini
Gloria Campaner
Si è seduta al piano la prima volta a soli 4 anni e a 11 era già protagonista sul palco insieme ad una orchestra sinfonica. In oltre trent’anni di carriera si è esibita in tutti i continenti, in sale prestigiose come la Carnegie Hall di New York, l'Auditorium Parco della Musica di Roma, la Cadogan Hall di Londra, la Kioi Hall di Tokyo e l’Arena di Verona, spingendosi anche in luoghi remoti e inusuali del pianeta per portare la musica oltre i confini - dalla città sperimentale di Auroville in India all'Isola di Pasqua, fino alla Favela Rocinha di Rio de Janeiro e alle townships di Città del Capo in Sud Africa - senza mai perdere di vista l'impegno nel sociale.
Veneta, classe 1986, Gloria Campaner è considerata una delle pianiste più versatili e trasversali della sua generazione, arrivando a sperimentare nuovi linguaggi e interazioni tra la musica classica ed altre forme artistiche: contaminazioni con il jazz (ha collaborato con Stefano Bollani, Leszek Mozdzer e Franco D'Andrea), con la musica elettronica (Alioscia Bisceglia dei Casino Royale, Boosta dei Subsonica), con la danza contemporanea e persino con la scultura (ha suonato le "pietre sonore" di e con Pinuccio Sciola) e la letteratura (il progetto dedicato a Beethoven con Alessandro Baricco e l’Orchestra da Camera Canova portato in scena all'Arena di Verona e al Teatro Comunale di Ferrara in streaming per tutte le scuole d'Italia). Ha inciso per EMI, Warner Classics e Sony Music.
Di recente, nel pieno di una carriera globetrotter, ha deciso però di sospendere sine die l’attività concertistica. Non per fermarsi, ma per indagare ancora linguaggi inediti e un nuovo modo di 'servire la musica'. O meglio, i musicisti. È nato, così, il progetto "C# See Sharp" per allenare i giovani talenti a guardarsi dentro e 'guardare oltre', per vincere le proprie le paure, esprimere la creatività e mettere a fuoco le emozioni. Ora Gloria ha una competenza in più da spendere, quella di performing coach. ”Ho conosciuto ansie e vertigini prima di entrare in scena, non sapevo a chi chiedere aiuto. Dobbiamo affrontare la gestione delle emozioni anche nella musica classica”. Un training pensato per i talenti artistici, ma buono per chiunque si trovi a dover affrontare una qualunque performance in pubblico. Tant’è che tiene regolarmente seminari e masterclass in tutto il mondo.
Sempre nell’ottica di acquisire nuove competenze ed esperienze legate al mondo dello spettacolo, Gloria Campaner si sta interessando alla regia d’opera, alla direzione di palcoscenico e in generale al teatro musicale. Già direttrice artistica del MAP Festival di Taranto, dell’Associazione Bellini di Messina e del Festival friulano “Nei Suoni dei luoghi”, nel 2024 insieme a Nicola Campogrande ha creato “Seven Springs - Il suono della Holden”, la prima avventura musicale della Scuola Holden di Torino.
Michele Tadini
Nato a Milano.
Compositore, professore di composizione (musica mista) presso il Conservatorio Nazionale Superiore di Musica e Danza di Lione.
Ha co-diretto con Luca Francesconi Agon- acustica informatica musica, un centro di ricerca e produzione con sede a Milano con il quale è tuttora impegnato in diversi progetti come compositore e direttore artistico, ha co-diretto il Centro Tempo Reale di Firenze e ha diretto la sezione di musica contemporanea dell’IRMus presso la Civica Scuola di Musica Claudio Abbado di Milano.
La sua musica è stata eseguita in tutto il mondo, in Europa soprattutto in Francia e in Italia, negli Stati Uniti, in America Latina, in Canada e in Giappone.
Tra i premi più importanti ci sono il Prix Italia 2008 con l’opera radiofonica “La Musica Nascosta” e il Prix A.R.T.S. 2011 (Art, Research, Technology, Science), con il progetto “La Terza Luce”.
La sua musica è pubblicata da SZ SUGAR.
Piazza Compasso d'Oro 1, Ingresso Via Ceresio 7
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